RistrutturareBio

Considerazioni progettuali sul tetto giardino

25.01.2015 16:32

Nell'esercizio della professione capita di imbatterci nel cliente che chiede informazioni o intende realizzare una copertura con tetto a giardino. Alcune volte la richiesta è legata al rifacimento della copertura per cui ci si chiede di valutare la possibilità di porre in opera un tetto giardino con conseguente vautazione dei costi dell'opera realizzata.

Il primo passo è valutare se il solaio è ben dimensionato per carichi ulteriori che andrebbero a gravare sulla struttura di copertura.

Una volta accertata la resistenza del solaio occorrerà decidere se si vuole porre in opera un verde estensivo o un verde intensivo. 

Il verde estensivo è caratterizzato da ridotti spessori (che variano dai 10 ai 15 cm) e da essenze che necessitano di bassa manutenzione e che resistono al gelo e alla siccità. Lo spessore minimo di substrato per la posa di Sedum, essenza che comprende circa 600 specie, è di circa 8 cm.

   

Copertura ad estensivo (®Copyright ZinCo)

Il verde intensivo invece prevede spessori più elevati che possono raggiungere anche i 50 cm per alberature di medie dimensioni.

Copertura ad intensivo (®Copyright Daku)

Il tetto giardino è composto da più strati che dal basso verso l'alto possono essere così indicati:

  • Solaio di copertura
  • Barriere al vapore (per edifici che necessitano di isolamento termico)
  • Isolamento termico (se necessario)
  • Manto impermeabilizzante
  • Tessuto non tessuto
  • Elemento di drenaggio
  • Tessuto non tessuto
  • Substrato o terreno vegetale
  • Essenza arborea
 
 
Schema copertura tetto giardino (®Copyright Harpo)
 
Il manto impermeabilizzante nella scelta di un tetto verde rappresenta un elemento molto importante poiché le piante affondano le loro radici alla ricerca di nutrimento negli strati più profondi del terreno con il rischio di danneggiamento dello strato impermeabile. In genere è bene evitare guaine bituminose (e quindi che contengono sostanze organiche) in quanto facilmente attaccabili dagli apparati radicali delle piante. Se si intende optare per questo tipo di soluzione (sicuramente più economica) è bene proteggere la guaina con una cappa di calcestruzzo armata (5 cm sono sufficienti) o virare verso guaine additivate con particolari sostanze che le rendono antiradice. 
Sicuramente i manti in poliolefine (pvc) risultano più adatti per questo tipo di applicazione a causa della loro natura sintetica. La posa in opera del poliolefine avviene per mezzo saldatura dei teli con apporto di aria calda a 400° che fondendo unisce le catene molecolari del materiale. La posa su superfici irregolari, con molti spigoli ed angoli, risulta più a rischio per la perfetta esecuzione della saldature rispetto alle tradizionali guaine bituminose.
 
Il tessuto non tessuto è uno strato tessile che permette il passaggio dell'acqua ma non delle radici. Sovente è realizzato con fibre riciclate.
 
L'elemento di drenaggio svolge la funzione di accumulo dell'acqua piovana e di rallentamento dello smaltimento in fogna delle acque meteoriche. Può essere realizzato in pannelli di polistirene o in plastica. La norma UNI prevede che tali elementi permettano al 50% dell'acqua piovana di defluire e al 50% restante di rimanere all'interno del pannello fungendo da "riserva idrica" per le essenze arboreee. Gli elementi di drenaggio variano nelle loro dimensioni da 2,5 cm di spessore per i tetti di tipo estensivo fino ai 6 / 8 cm di altezza per i tetti intensivi. Gli elementi in plastica sono particolarmente indicati per la loro resistenza visto che su di essi è possibile gettare direttamente dei cordoli per eventuali recinzioni o realizzare strati di riempimento per strade carrabili.
 
Il substrato o terreno vegetale rappresentano l'elemento di ancoraggio e di nutrimento dell'apparato radicale delle essenze. È importante la scelta del tipo di terreno da porre in opera poiché un terreno totalmente naturale apporta sulla struttura un carico maggiore in condizioni di massima saturazione rispetto a una miscela di terreno realizzata da componenti organici e minerali (argilla espansa, perlite etc.). Ovviamente minore sarà la parte organica e maggiore dovrà essere l'apporto di nutrienti nel terreno per il sostentamento delle piante sia per mezzo dell'irrigazione che tramite concimazione.
 
I costi della posa in opera di un tetto giardino oscillano dai 30 - 40 €/mq per i tetti di tipo estensivo fino ad oltrepassare i 100 €/mq per spessori più elevati. 
I vantaggi del tetto giardino sono legati alla maggiore inerzia termica delle coperture che permettono un miglior comfort climatico degli ambienti sottostanti sia durante il periodo estivo che durante il periodo invernale. Non trascurabili sono i miglioramenti della qualità ambientale delle nostre città con l'abbattimento dell'effetto denominato "isola di calore" che si sviluppa nel periodo estivo.
 
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