Guida per risparmiare sul riscaldamento di casa

24.11.2013 15:24

Si avvicina l'inverno e con l'irrigidirsi delle temperature siamo costretti a ricorrere a sistemi di riscaldamento per innalzare di alcuni gradi la temperatura della nostra casa. Per questo abbiamo pensato a una breve guida per risparmiare economicamente con un riflesso virtuoso sull'ambiente. 

È importante far controllare la caldaia da un tecnico specializzato un po' prima dell'arrivo della brutta stagione per non farci trovare impreparati ed essere costretti a far funzionare il nostro impianto in maniera poco efficiente. Inoltre, come prevede la legge, è obbligatorio far controllare i fumi che vengono prodotti dalla nostra caldaia. Più esattamente la L. 192 / 2005 prevede che: 

  • se la caldaia si trova all’esterno o è a stagna ed ha meno di 8 anni, sempre se la potenza è inferiore a 35 kw il bollino blu va fatto ogni quattro anni;

  • per le caldaie più vecchie di 8 anni o se installate all’interno dell’abitazione in cui si vive il bollino blu va effettuato ogni due anni;

  • per gli impianti centralizzati dei condomini, caldaie non alimentate a gas, caldaie alimentate a combustibile solido o liquido, compresi legna, pellet, gpl e il gasolio il bollino va effettuato ogni anno.

Attualmente, però con il Comunicato n. 69 del 15/2/2013 del Consiglio dei Ministri, salgano a 4 anni gli intervalli per la revisione delle caldaie a gas autonome. Infatti, l’Italia ha recepito la Direttiva Europea sul rendimento energetico negli impianti termici autonomi, uniformandosi alle normative Europee sulla periodicità della scadenza per effettuare i controlli di efficienza energetica delle caldaie, D.L.g.s. 195/2005 direttiva 2002/91/CE del 16/12/02.

Il nuovo Regolamento, ha quindi previsto: 

  • Bollino blu impianti a gas metano o GPL: ogni 4 anni

  • Bollino blu impianti termici a combustibile liquido o solido: ogni 2 anni

  • Solo per le caldaie superiori a 100Kw, il bollino blu dovrà essere effettuato ogni anno.

Guida per risparmiare:

Spurgate l'aria dei radiatori periodicamente per evitare un lavoro inutile della caldaia con perdita di efficienza. Ove non sia presente la valvola di sfogo in vecchi termosifoni si può far inserire da un tecnico di fiducia.

Eliminate al minimo le perdite di calore all'interno della nostra abitazione evitando di aprire le finestre per cambiare aria durante le ore più fredde, proteggendo o eliminando le dispersioni sui cassonetti delle serrande e sotto la porta di casa (il vecchio rotolo di stoffa della nonna ha sempre il suo fascino). Durante le ore notturne abbassare le tapparelle esterne aiuta a mantenere calda l'abitazione.

Installate un pannello termoriflettente per evitare dispersioni di calore in corrispondenza dei radiatori che in genere sono posti sotto le finestre dove, soprattutto nei vecchi edifici, lo spessore del muro è più piccolo. Eviteremo così di cedere calore all'esterno riscaldando la nostra abitazione. Se non avete voglia di acquistarne lo potete realizzare da soli in questo modo.

Utilizzate il cronotermostato. Vi permetterà di regolare le ore in cui la caldaia dovrà riscaldare la vostra casa se scende la temperatura sotto la soglia da voi stabilità. In questo modo non rischierete di uscire per un giorno intero magari dimenticando la caldaia accesa o lasciando che la temperatura salga autonomamente. Regolate la temperatura intorno ai 20° (è il limite massimo che prevede la normativa nazionale) tenendo conto che per ogni grado in meno di temperatura c'è un risparmio dell'8% sul consumo di gas. 

Esistono altri strumenti più onerosi per rendere il nostro impianto ancora più performante e ecologico:

  1. Installare una caldaia a condensazione che offre un risparmio in termini di consumo intorno al 20% per un impianto tradizionale a radiatori ma può raggiungere vette più alte se associata a impianti a bassa temperatura quali i pavimenti radianti.
  2. Sostituire le vecchie valvole dei radiatori con valvole termostatiche che permettono il controllo della temperatura di ogni singolo ambiente. Queste mantengono automaticamente costante la temperatura impostata, consentendo o no l’afflusso dell’acqua calda nel radiatore.
  3. Coibentare le pareti. Questo sistema anche se oneroso potrebbe consentirvi di risparmiare fino al 70% della spesa annuale per il riscaldamento.
  4. Sostituire gli infissi. Le normative attuali prevedono che i nuovi serramenti garantiscano una trasmittanza minima in funzione della zona climatica in cui ci troviamo. Verifichiamo quindi che i serramenti siano in linea con i requisiti minimi di trasmittanza che prevede la normativa (DLGS 311/06). Se si vuole invece usufruire delle detrazioni del 55% per l'efficienza energetica bisognerà far riferimento ai parametri stabiliti dal D.M. 26.01.2010.