Mobili a rischio: come proteggersi.

20.10.2013 17:28

Spesso i peggiori nemici si aggirano nelle nostre case e non siamo in grado di vederli. Stiamo parlando delle emissioni che i mobili possono rilasciare contribuendo notevolmente a peggiorare la qualità dell'aria delle nostre abitazioni. 

Capita di entrare in una stanza dove ci sono mobili nuovi e all'improvviso gli occhi iniziano a lacrimare e la gola a dare un po' fastidio. Questi sono gli effetti della formaldeide composto chimico classificato come cancerogeno dal centro internazionale di ricerca sul cancro (CIRC). L'ADUC anche quest'anno ha invitato durante il Salone Internazionale del Mobile di Milano a scegliere i mobili con il marchio CQA - Formaldehyde E1 che contraddistingue i pannelli con basse emissioni di formaldeide rispondenti alle normative internazionali.

La formaldeide è un gas incolore e volatile  ampiamente utilizzato nella produzione di resine che si trovano nei pannelli per mobili. A causa di un fenomeno chiamato idrolisi la formaldeide viene rilasciata nell'aria nel corso degli anni con effetti dannosi per la nostra salute. I tedeschi sono stati i primi a classificare i pannelli con tre categorie (E1, E2, E3) a seconda dell'emissione di formaldeide. Tale classificazione è stata poi adottata dall'Unione Europea con la normativa EN 120. In Italia un DM del 1997 stabilisce che gli arredi d'ufficio non devono rilasciare formaldeide in quantità superiore ai 3,5 mg/m2h.
 
Esistono diversi metodi e strumenti per rilevare le quantità di formaldeide nell'aria. In mancanza però di una misurazione diretta è sempre consigliabile migliorare la ventilazione delle stanze dove si sospetta di avere mobili che rilasciano formaldeide e utilizzare piante che per natura metabolizzano sostanze chimiche pericolose nell'aria come l'aloe, il ficus, la dracena etc.