Grassello di calce, una finitura naturale con molti vantaggi.

09.10.2013 11:06

Il grassello di calce viene generalmente utilizzato come rasante sulla malta fina quando si vogliono ottenere effetti particolari come stucchi, marmorine etc. Effettivamente la finitura è caratterizzato da una superficie molto liscia e fredda al tatto che ricorda il marmo. Il grassello non proviene come le pitture standard dall'industria chimica, quindi oltre a non inquinare ulteriormente laghi e fiumi, può essere realizzato in casa e con materiali naturali. Inoltre ha un'ottima durevolezza e risponde bene anche in locali umidi. L'unico svantaggio è che occorre una certa esperienza per posarlo se si vuole ottenere veramente una superficie liscia che ricordi il marmo.

 

Eccome come si realizza una pittura di calce.

 

Prendere 10 kg di calce idrata purissima o grassello di calce per pitture, scioglierlo con acqua fino ad ottenere la consistenza del latte. A questo punto aggiungere 1 litro di latte parzialmente scremato (la caseina in esso contenuto aiuta il composto), e se si vuole un pugno di gesso, che la renderà ancora più bianca,  oppure pigmenti (meglio se terre, ossidi o altri pigmenti naturali) o un bicchiere di olio di lino (che la renderà più impermeabile).

Si stendono a 2 o 3 mani a pennello; la pittura sembra non coprire ma quando asciuga sbianca notevolmente. Quando è asciutta si può aiutare la carbonatazione (fissaggio) della pittura di calce evitando così in parte o del tutto il problema di quando ci si strofina il muro e lascia un po’ di bianco. Poi si ripassa con uno spruzzino a pompa.

Se si ha bisogno di superfici quasi lavabili, si può tener conto del fatto che aggiungendo sapone di Marsiglia vero sciolto nell’acqua la calce per reazione chimica saponifica diventando impermeabile. Questo processo è conosciuto in Europa per il marmorino (intonaci originariamente a base di calce e polvere di marmo), lo stucco veneziano (calce e polvere di vetro) e il tadelatk, un intonaco usato in Marocco a base di calce idraulica di Marrakesh che veniva utilizzato per rivestire i pozzi e le cisterne per l’acqua.